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Augmented Reality: il futuro con applicazioni nel gaming, sport, travel e retail




Augmented Reality: il futuro con applicazioni nel gaming, sport, travel e retail
 
Quella della realtà aumentata è una tecnologia che, negli ultimi anni, è diventata sempre più pervasiva nella nostra quotidianità. Complice anche l’ormai diffusa presenza sugli smartphone e i tablet di ultima generazione, la cosiddetta AR sta rivoluzionando il rapporto delle persone con i dispositivi elettronici e aprendo infinite possibilità per le aziende. Ma cosa si intende per Augmented Reality e, soprattutto, che futuro si tratteggia per il gaming, lo sport, il retail e l’universo del travel?
 
Realtà aumentata e virtuale: cosa sono e differenze
 
Negli ultimi anni si è parlato spessissimo di realtà aumentata e realtà virtuale, come due esperienze utili a migliorare il vissuto umano e la quotidianità delle persone. Per quanto di primo acchito possano sembrare due tecnologie simili, in realtà si tratta di ambiti assai diversi sia nel loro funzionamento che nei campi d’applicazione.
Per realtà aumentata si intende una soluzione software e hardware che permette di arricchire la percezione sensoriale umana, fornendo informazioni aggiuntive rispetto all’evento che l’utente sta vivendo. Un esempio pratico è rappresentato dai famosi Google Glass, degli strumenti simili a occhiali che permettono all’utente di approfittare di dettagli in sovrimpressione rispetto alla scena che si sta osservando. Ma anche l’ormai diffusissimo ARKit di Apple, pensato per aggiungere dati e informazioni a ciò che si osserva semplicemente puntando la fotocamera del proprio iPhone o di iPad. L’Augmented Reality permette quindi di approfittare di servizi quali dettagli di navigazione sulla strada che si sta percorrendo, riconoscere quadri e monumenti semplicemente puntando lo smartphone nella loro direzione, misurare le dimensioni di un edificio e molto altro ancora.
La realtà virtuale, al contrario, porta l’utente all’interno di un universo completamente fittizio, ricreato grazie alla grafica computerizzata. Per farlo si avvale di appositi visori, in grado di produrre immagini differenziate per il singolo occhio affinché l’utente possa percepire le tre dimensioni e la profondità della scena osservata. Si tratta di una tecnologia molto in voga fra i videogiocatori, i quali possono letteralmente immergersi in mondi creati ad arte, ma trova applicazioni anche nella medicina, nella ricerca scientifica e in molti altri ambiti.
 
Realtà aumentata nel settore gaming
 
Come spesso accade, le nuove tecnologie trovano la loro prima applicazione nell’intrattenimento e nel gioco, poiché due veicoli per attrarre velocemente degli utenti. Per quanto riguarda il gaming, l’AR ha trovato due principali implementazioni per il futuro:
  • l’aggiunta di informazioni in game rispetto all’esperienza videoludica che si sta vivendo;
  • l’aggiunta di elementi completamente virtuali alla realtà stessa, per creare dei giochi del tutto nuovi.
Nel primo caso, si tratta di tutte quelle informazioni che permettono di migliorare la performance di gioco. Un occhiale per la realtà aumentata, ad esempio, potrebbe fornire dati come chat, ping, velocità di banda o semplicemente suggerimenti di strategia mentre il videogiocatore è impegnato sul suo titolo preferito.
Nel secondo caso, invece, si tratta di veri e propri giochi che si basano sull’AR per il loro funzionamento. Puntando la fotocamera dello smartphone sul proprio salotto si potranno organizzare una gara tra auto virtuali sfruttando l’arredamento come singolare pista. Ancora, inquadrando una classica board per i giochi da tavolo si potranno ammirare pedine e personaggi prendere vita. Questa seconda modalità è quella su cui Apple ha voluto puntare con il suo ARKit, considerando come il settore videoludico sia quello che maggiormente sfrutta le potenzialità dell’Augmented Reality sullo store targato mela morsicata.
 
Realtà aumentata per lo sport
 
L’Augmented Reality è diventata ormai da tempo una tecnologia più che consolidata per lo sport. Sempre alla ricerca del miglioramento delle proprie prestazioni, atleti e allenatori hanno trovato in questo strumento un alleato irrinunciabile per migliorare in ogni istante la performance, senza però distrarsi dalla prova in corso. Anche in questo caso, due sono le grandi categorie di applicazione, oggi agli albori, ma pronte a divenire la norma nel prossimo futuro:
AR professionale: tramite l’uso di visori e caschi, sia gli sportivi che gli allenatori possono monitorare le loro performance, per massimizzare i risultati in campo. L’esempio più rappresentativo è quello della Formula 1: grazie a una speciale visiera nel casco, il pilota potrà apprendere dettagli inediti rispetto alla gara in corso, come la posizione in tempo reale degli avversari, la direzione del vento, la distanza dalla prossima curva e lo stato dell’automobile. Gli allenatori potranno invece controllare da remoto le condizioni della vettura, i dati biometrici del pilota, l’usura delle gomme e molto altro ancora;
AR amatoriale: la realtà aumentata troverà una via d’ingresso anche nello sport amatoriale. Si pensi all’appassionato runner che potrà visualizzare sui suoi occhiali smart suggerimenti sul percorso da seguire, informazioni sulle condizioni di salute come frequenza cardiaca e ossigenazione del sangue, nonché gli obiettivi di allenamento in tempo reale e molto altro ancora.
 
Realtà aumentata per il travel
 
La realtà aumentata può anche diventare un perfetto strumento per la promozione, tanto che il marketing già da qualche anno studia questa tecnologia con grande interesse. E sembra essere il settore dei viaggi quello che potrebbe raccoglierne i maggiori vantaggi. Anche in questo caso, il futuro offrirà due principali ambiti di implementazione:
Prima del viaggio l’AR aiuterà gli utenti nella scelta della loro meta di viaggio, fornendo dettagli che difficilmente cataloghi cartacei potranno presentare in modo immersivo.
Ad esempio, sfogliando una brochure si potranno osservare i dati sulla temperatura del periodo della meta desiderata, i valori di cambio con la moneta locale, video immersivi sui punti di interesse da non farsi sfuggire e molto altro ancora;
Durante il viaggio un visore per la realtà aumentata potrebbe risultare estremamente utile per ottenere percorsi di navigazione, scovare luoghi e monumenti che altrimenti rimarrebbero inesplorati, visualizzare traduzioni in tempo reale dalla lingua locale, ottenere distanza e direzione per hotel e ristoranti, ricevere informazioni sui tesori naturali del posto o sugli animali che si potrebbero incontrare durante un’escursione nel verde.
 
AR per il Try to Buy
 
Non bisogna dimenticare, infine, come la realtà aumentata si stia sempre più affermando come strumento per il cosiddetto Try to Buy. I potenziali clienti possono infatti provare un prodotto prima dell’acquisto, seppur in modo digitale. Una soluzione perfetta per il commercio online, ad esempio, riducendo così il gap tra un acquisto fisico e una transazione invece immateriale. Tra i settori che più stanno approfittando di questa soluzione, si evidenziano moda e arredamento.
Nel settore moda grazie a speciali applicazioni di AR, così come a visori o specchi digitali, l’utente può vedersi un capo indosso ancora prima di provarlo. Sempre più negozi online stanno abilitando questa possibilità, proprio per avvicinare l’esperienza digitale a quella tipica del negozio, dove il cliente non deve far altro che scegliere l’indumento di sua preferenza e recarsi in camerino per provarlo;
Anche nell’ambito arredamento l’AR viene in aiuto all’utente. Spesso trovare il mobile giusto per la propria casa non è semplice, soprattutto se l’acquisto è online. Armati di smartphone e di realtà aumentata, tuttavia, è possibile vedere come i futuri acquisti si adatteranno agli spazi già esistenti. È il caso di IKEA, ad esempio, che tempo fa ha sviluppato ‘‘Place’’, ovvero un’applicazione pensata per posizionare i mobili del gruppo nei propri ambienti prima ancora dell’acquisto.
 
Ad oggi quindi, la realtà aumentata sta avendo molto successo come funzionalità aggiuntiva di smartphone e tablet, considerando che occhiali e visori adatti a tale funzione non siano particolarmente diffusi sul mercato e, soprattutto, raramente a costi abbordabili. In futuro vi sarà però sempre più attenzione al ruolo dei visori: basti sapere come le principali aziende tech stiano già sviluppando soluzioni immersive, da incorporare anche direttamente nei comuni occhiali da vista.