Full Stack Developer: il creativo dall’anima razionale
La figura del Full Stack Developer sta prendendo sempre più piede nel mondo dello sviluppo di soluzioni per il web. Si tratta di una nuova categoria professionale nata per rispondere ad alcune specifiche esigenze moderne dell’esperienza web, dove front-end e back-end non possono più essere gestite in modo completamente slegato. Ma quali sono i compiti di un Full Stack Developer e in cosa si differenzia da figure più classiche?
Full Stack Developer: quali sono i compiti?
Il Full Stack Developer è uno sviluppatore che si occupa contemporaneamente sia del back-end che del front-end di una soluzione web, si tratti di un sito, di un servizio online oppure di un’applicazione. È quindi un professionista che lavora a 360 gradi sul progetto che prende in carico, garantendo uniformità e coerenza in tutte le fasi di progettazione e sviluppo.
Proprio poiché unisce competenze fra di loro anche assai diverse, si tratta di una figura professionale altamente competente.
Il Full Stack Developer si occupa infatti di:
● Competenze back-end: tutto ciò che riguarda la programmazione, dai principali linguaggi di sviluppo web, come PHP, fino a codici più gravosi come Java, Phyton, C++ e molti altri ancora. Implementa inoltre i relativi database;
● Competenze front-end: utilizza una lunga serie di software utili al front-end, come ReactJS, Angular e Vue, nonché ha competenze grafiche e, fatto non da poco, di UI e UX Design.
In buona sostanza, il Full Stack Developer è in grado di unire perfettamente la parte più logica e matematica dello sviluppo a quella più visiva ed emozionale, tanto che in molti lo definiscono “un creativo dall’anima razionale”. Non si può dire che questi lavoratori non esistessero in passato, perché da sempre molti sviluppatori si occupano sia di back-end che di front-end contemporaneamente, tuttavia ora si tratta di una professione a tutti gli effetti riconosciuta, lanciata verso il futuro di tutte le fasi di development.
Quali sono i vantaggi del Full Stack Developer?
Come facile intuire, l’approccio del Full Stack Developer offre numerosi vantaggi alle aziende che decidono di avvalersene. Innanzitutto, si tratta di un approccio davvero a 360 gradi, che permette a un singolo individuo di individuare problemi e criticità su tutto il ciclo di produzione e lancio di un servizio web, dal debugging del codice fino alla verifica dell’usabilità lato utente.
Ancora, questa visione d’insieme aumenta le probabilità di poter approfittare di un’architettura di codice, di software di gestione e di interfacce fra di loro perfettamente integrati, tanto da ottenere un prodotto finale “tailor-made”, ovvero su misura delle esigenze del cliente.
Infine, offre la possibilità di avere una sola figura di riferimento per tutto il proprio team di lavoro, per problemi di qualsiasi natura tecnica o creativa. Si può approfittare così di un coordinamento più efficace, un workflow più snello e di un’elevata efficacia.
I classici developer back-end e front-end non servono più?
L’aumento sul mercato nella domanda dei “creativi razionali” rappresentati dai Full Stack Developer potrebbe suggerire il superamento di professionisti più canonici, come i singoli sviluppatori concentrati unicamente sul back-end o sul front-end.
Questa considerazione è però errata poiché, tramite un lavoro di concerto, questi tre professionisti possono unire le forze massimizzando il risultato, l’affidabilità e la sostenibilità nel tempo di qualsiasi progetto orientato all’online.
Per quanto le competenze del Full Stack Developer siano estremamente più estese rispetto alle figure concentrate solo un ambito specifico, allo stesso tempo potrebbero risultare meno approfondite o mirate rispetto a un più focalizzato specialista.
Per questo la soluzione ideale per ogni azienda è avvalersi di uno sviluppatore Full Stack che tratteggi il progetto e abbia un ruolo di coordinamento delle figure front-end oppure back-end only, per massimizzare tutte le chances a propria disposizione.
Il risultato sono progetti creati davvero in tempi record, una maggiore affidabilità del codice, la riduzione della probabilità di bug, delle interfacce che reagiscono perfettamente al codice e un’esperienza utente di elevatissimo livello.